Un’analisi della situazione attuale
La marijuana ha una lunga e complessa storia in Thailandia, risalente a secoli fa quando veniva utilizzata per scopi medicinali e rituali. Fino agli anni ’30-40, la cannabis era una pianta comune nel paese, impiegata per relax, musica, svago e trattamenti terapeutici. Tuttavia, con l’adozione di leggi internazionali e la crescente pressione da parte di organismi come le Nazioni Unite e le industrie farmaceutiche, la situazione legale della marijuana in Thailandia ha subìto un cambiamento radicale. Il 1979 ha segnato l’anno in cui la cannabis è stata ufficialmente proibita, contribuendo a una stigmatizzazione che ha influenzato una percezione errata della pianta, per molte generazioni.
Negli anni successivi, le leggi sulla marijuana hanno continuato a evolversi, riflettendo tendenze globali e cambiamenti nelle opinioni pubbliche. Il contesto culturale ha svolto un ruolo fondamentale in questa trasformazione: la cannabis è rimasta nella coscienza collettiva sia come pianta tradizionale sia come sostanza vietata. Tuttavia, negli ultimi anni, c’è stata una crescente consapevolezza sui potenziali benefici della cannabis, il che ha portato a un ripensamento delle politiche.


Uno dei motivi che hanno spinto la Thailandia verso la liberalizzazione della marijuana è stato il desiderio di migliorare la situazione economica, puntando sul turismo e sull’industria curativa alternativa e reale, che la cannabis rappresenta. Le autorità hanno iniziato a esplorare l’uso della cannabis a fini terapeutici, rispondendo a un’adeguata domanda domestica e internazionale.
La cannabis per uso medico è stata legalizzata nel 2018: la Thailandia è stata il primo paese asiatico a procedere in questa direzione. Nel 2022 la Food and Drug Administration thailandese ha poi depenalizzato la marijuana rimuovendola dall’elenco degli stupefacenti di categoria 5.
Problemi legati all’alcol rispetto alla marijuana
In molte culture, l’alcol è socialmente accettato e ampiamente consumato, mentre la marijuana continua a suscitare stigma e controversie. In Thailandia, come in molti altri paesi, i problemi sanitari e sociali associati all’alcol sono ben documentati. Il consumo eccessivo di alcol può portare a una serie di conseguenze negative, tra cui dipendenza, incidenti stradali e problemi di salute mentale e fisica. È noto che l’alcol è responsabile di un numero significativo di incidenti mortali, episodi di violenza domestica e malattie epatiche. Nonostante ciò, le politiche governative tendono a trattare l’alcol come una sostanza legittima, con normative che regolano la sua vendita e consumo.
Al contrario, la marijuana è stata storicamente demonizzata e stigmatizzata, nonostante la crescente evidenza scientifica dei suoi benefici terapeutici e dei rischi significativamente inferiori rispetto all’alcol. In Thailandia, la liberalizzazione della marijuana ha iniziato a cambiare il panorama legale, ma il passato stigma rimane. I programmi di sensibilizzazione potrebbero essere essenziali per educare il pubblico sui potenziali rischi legati all’uso di alcol, che spesso sono sottovalutati rispetto alla cannabis. Questa dinamica crea confusione nelle politiche sanitarie pubbliche e nella percezione della società riguardo alle due sostanze.

Inoltre, mentre il consumo di alcol è frequentemente celebrato durante eventi sociali e culturali, la marijuana continua a essere associata a comportamenti devianti. Ciò interessa non solo le percezioni personali, ma anche le policy governative che spesso creano un freno alla ricerca scientifica e alla regolamentazione della cannabis. La necessità di una rivalutazione delle politiche dell’alcol e della marijuana è fondamentale per una gestione più equa e informata di entrambe le sostanze nella società moderna, privilegiando sempre la salute pubblica e la protezione dei cittadini.
La percezione globale della marijuana e dell’alcol
La percezione della marijuana e dell’alcol varia significativamente a livello globale, influenzata da fattori culturali, storici e legali. Molti paesi tendono a demonizzare la cannabis, nonostante l’alcol, associato a una serie di problematiche sociali e di salute gravi, riceva una considerazione più permissiva. Questa disparità nella percezione è spesso alimentata da campagne di informazione e prevenzione che differiscono notevolmente per i due elementi. Pensiamo alle pubblicità che ci hanno invaso per decenni e pensiamo ai film di Hollywood, dove si beve un drink ad ogni ciak

In molte nazioni, l’uso di alcol è storicamente radicato e accettato come parte della cultura sociale, mentre la marijuana ha subito stigmatizzazione e demonizzazione. Ciò ha portato a leggi più severe nei confronti della cannabis rispetto all’alcol. In Thailandia, come in altro contesti, l’atteggiamento verso la marijuana sta cambiando con l’aumento delle discussioni sulla legalizzazione e la regolamentazione. Tuttavia, resta una mancanza di consapevolezza sui benefici dell’uso di marijuana, rispetto ai quasi nulli rischi, mentre l’alcol continua a essere visto come una scelta di vita accettabile, nonostante le sue implicazioni negative.
Con l’evoluzione delle percezioni e il crescente supporto per la legalizzazione della marijuana in molte parti del mondo, inclusa la Thailandia, è essenziale che il dialogo si espanda per garantire informazioni equilibrate e accurate su entrambi gli elementi, per costruire una base solida per politiche più giuste e veritiere in futuro.